Il Bilancio di esercizio nelle imprese agricole
In seguito alle tante richieste di ristrutturazione di aziende agricole ed in particolare di ricostruzioni, riconciliazioni e riclassificazioni di bilancio, indispensabili e necessarie per rappresentare adeguatamente la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di una impresa agricola, DLM Digital@b MIA Centro Studi Avanzati per l’Innovazione e la Digitalizzazione, anche in seguito alla pubblicazione delle “Linee guida per il risanamento delle imprese agricole”, del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti Contabili, ha ritenuto opportuno, nell’ambito del progetto “AGRIMI@”, fare un approfondimento sul tema del BILANCIO DI ESERCIZIO NELLE IMPRESE AGRICOLE.
Il nostro Centro Studi DLM (Centro Ricerca e Studi Avanzati per l’innovazione e la Digitalizzazione) ha analizzato gli aspetti più significativi sugli incentivi previsti.
Malgrado suddette linee guida approfondiscono gli aspetti relativi alla gestione delle crisi delle imprese agricole e individua linee guida e modelli utili sia al management dell’impresa agricola, sia agli OCC che ai gestori, per il nostro Centro Studi predisporre e redigere il bilancio di esercizio nelle sue 3 parti:
SITUAZIONE PATRIMONIALE/FINANZIARIA |
SITUAZIONE ECONOMICA |
NOTA INTEGRATIVA/RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE POSTE PIU’ RAPPRESENTATIVE |
è cosa buona e giusta per consentire alla proprietà di monitorare e controllare la propria attività agricola e, non da meno, rappresentare l’azienda agricola in maniera organica e funzionale, a tutti gli attori coinvolti (clienti, fornitori, banche, enti pubblici / privati ecc.).
Partendo dal presupposto che per la maggior parte delle imprese agricole non grava l’obbligo della tenuta delle scritture contabili e che la maggior parte di tali imprese non predispone i bilanci di esercizio, le linee guida sopra citate elaborate in collaborazione con le associazioni di categoria del settore primario, rappresentano per il nostro Centro Studi, lo spunto per alcune considerazioni in merito alla tenuta di una contabilità ordinaria da parte delle aziende agricole, sebbene non obbligatoria.
Le imprese agricole che svolgono l’attività sotto forma di ditta individuale o società semplice, non hanno l’obbligo della tenuta della contabilità, se non ai meri fini IVA.
Questo mancato obbligo mal si concilia, a parere di chi scrive, con tutti gli strumenti oggi in campo per le imprese agricole, vedi finanziamenti agevolati / ordinari, obbligo di implementare il modello organizzativo amministrativo contabile ex art. 2086 2 comma c.c., strumenti di risanamento percorribili nel malaugurato caso in cui l’azienda agricola entrasse in crisi.
La cosa si complica sempre di più con il crescere dei volumi e dei patrimoni aziendali, in quanto la ricostruzione, la riconciliazione e la riclassificazione del bilancio diventa via via sempre più difficile e dispendiosa, per come anche riportato nelle linee guida del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti più volte citate (download in fondo alla news), disponibile sul sito del Centro Studi (www.centrostudidlm.it) nella area progetti di ricerca, sezione AGRIMI@.
Nonostante le aziende agricole non siano soggette a fallimento, comunque sono obbligate ex art. 2086 c.c. (se società) e art. 3 CCII (se ditta individuale) ad implementare il modello organizzativo, amministrativo e contabile, non solo
- comunque possono accedere a procedure di ristrutturazione e di risanamento previste dalla legge;
- comunque possono accedere alla transazione fiscale con l’Agenzia delle Entrate;
- comunque possono accedere a misure di finanza agevolata (PSR, ISMEA, MCC, ecc.);
- comunque possono accedere a linee di credito e finanza ordinaria;
- comunque possono accedere a misure di garanzia (MCC, ISMEA ecc.);
- comunque possono accedere ai benefici previsti dai vari crediti di imposta
è indubbio, non solo per il nostro Centro Studi, che affrontare tutto questo senza un idoneo bilancio risulta impossibile.
Quello che accomuna la percorribilità di tali strumenti, opportunità e procedure è la base di partenza che, a nostro avviso è rappresentato dal bilancio di esercizio completo nelle sue 3 parti e redatto secondo i criteri di correttezza, veridicità e chiarezza previsti dal codice civile.
Quanto appena descritto pone al nostro Centro Studi una serie di interrogativi, un bilancio che deve rispondere ai disposti del codice civile per una impresa agricola può essere redatto:
- senza un’operazione di riconciliazione con il fascicolo agricolo aziendale?
- senza la rappresentazione di eventuali asset immateriali?
- senza la rappresentazione analitica della consistenza immobiliare (terreni e fabbricati)?
- senza la rappresentazione delle attrezzature, macchinari ed impianti?
- senza la rappresentazione dei beni mobili registrati (autocarri, trattori ecc.)?
- senza la rappresentazione degli aiuti AGEA, titoli PAC, aiuti sul biologico ecc.?
- senza la rappresentazione, nelle ipotesi di allevamenti, del registro stalla?
- senza tener conto della titolarità o meno del libretto carburante agricolo?
Non vi è dubbio che ormai tutti gli strumenti riservati alle imprese agricole, tutte le opportunità e tutte le procedure sopra elencate richiedono la predisposizione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica degli ultimi 3 anni, senza questi strumenti il consulente dell’impresa agricola si troverà costretto a fare difficili operazioni di ricostruzioni (immobilizzazioni materiali ed immateriali, saldi clienti/fornitori, saldi banche, magazzino, dipendenti, ecc.), che in alcuni casi dovrà pure attestare.
Tutto questo porta, a parere di chi scrive, ad una riflessione sull’importanza di una corretta contabilità ordinaria, una ordinata gestione, anche documentale delle imprese agricole per l’elaborazione di un bilancio di esercizio, nonostante manchi l’obbligo di legge.
Diverso se il punto di partenza fosse quello che predilige il Centro Studi DLM, ovvero una contabilità ordinaria completa e ordinata, che consente la predisposizione di una situazione patrimoniale, finanziaria ed economica aggiornata dell’impresa agricola indispensabile per il rilascio di asseverazione sulla veridicità e attendibilità delle informazioni, e dove professionisti indipendenti iscritti all’Albo dei Commercialisti e al registro dei Revisori Legali possono svolgere adeguatamente le loro funzioni.
Qui i professionisti incaricati, a diverso titolo, non devono fare alcuna ricostruzione, riconciliazione, riclassificazione, avendo il bilancio che ha già una linea tracciata, non devono ricostruire da zero partendo da una contabilità minima (costi/ricavi), questo non solo riduce drasticamente i tempi, ma consente alla proprietà, ai consulenti, al management ad elaborare e sviluppare agevolmente tutte le procedure, utilizzare adeguatamente tutti gli strumenti messi in campo dal legislatore, nonché a cogliere tutte le opportunità riservate alle imprese agricole, spesso opportunità a sportello dove prima si pronti, prima si accede ai benefici e, nel caso della gestione della crisi di impresa agricola prima si accede per bloccare le azioni individuali dei creditori, meglio e prima si uscirà dalla crisi.
Presso DLM Digital@b MIA tecnici esperti ed Innovation Manager sono disponibili, dietro appuntamento, ad analizzare le singole posizioni delle aziende agricole al fine di accompagnare la proprietà ed il management nell’inevitabile processo di riconciliazione, ricostruzione e riclassificazione dei dati contabili al fine di sviluppare il bilancio di esercizio, completo nelle sue tre parti, nonché a provvedere al suo aggiornamento trimestrale.
Scarica qui la digital news completa.
Scarica le Linee guida per il risanamento delle imprese agricole.
Presso il nostro Centro Studi DLM (Centro Ricerca e Studi Avanzati per l’innovazione e la Digitalizzazione) tecnici esperti dietro appuntamento (0961.777029 – info@miaservizi.it) sono pronti a fornire l’assistenza e la consulenza necessaria per beneficiare di questa misura.
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